Il Mepa cambia e si rifà il look: grande occasione per le imprese

Il Mepa cambia e si rifà il look: grande occasione per le imprese

Il PNRR rappresenta un’occasione imperdibile per l’Italia per cogliere l’opportunità di innovare la propria PA e rivedere, in un’ottica di semplificazione, le procedure di procurement al fine di spingere il sistema Paese. CONSIP, lo scorso maggio, ha lanciato il nuovo sistema di e-procurement innovando in particolare gli strumenti del Mercato elettronico (MePa) e del Sistema Dinamico (SDAPA)

 

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I l MePA (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione) inteso in senso lato, è lo strumento virtuale per gli acquisti in rete della PA, dove domanda (Pubblica Amministrazione) e offerta (imprese e professionisti abilitati) si incontrano, nel rispetto della normativa vigente in materia di affidamento di contratti pubblici di beni, servizi e lavori per importi inferiori alle soglie di rilevanza comunitaria, attualmente fissati nei settori ordinari in euro 5.382.000,00 per lavori ed euro 215.000,00 per servizi e forniture. Programma per la razionalizzazione degli acquisti nella PA ha preso avvio a seguito della Finanziaria 2000 – Legge 23 dicembre 1999, n. 488 – che disciplinava il sistema delle Convenzioni, all’epoca rivolto solo ad alcune categorie di Stazioni Appaltanti. Leggi successive hanno ampliato e modificato il suo ambito di applicazione, rendendolo uno strumento imprescindibile per tutti gli operatori del settore.

 

Un importante step in questa direzione è stato compiuto proprio lo scorso gennaio, quanto è stata attivata la possibilità per le Amministrazioni, tramite procedura negoziata, di affidare progettazione e costruzione di nuove opere fino alla soglia di 5,38 milioni di euro. In tale soglia rientrano, per gli enti locali, la maggior parte dei lavori da realizzare. Nello specifico è stato previsto l’ampliamento dei sette bandi del MePA, attivi dal 2016 e fino ad allora dedicati ai soli lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, a tutte le tipologie di lavori pubblici, incluse le nuove opere (per quest’ultime è stato previsto l’inserimento di nuove categorie merceologiche relative alle Opere Specializzate – OS 13; OS 18A; OS 18B; OS 23; OS 32).

 

Venendo alle ultime novità, come detto, dalla fine del mese di maggio, è stata attivata (all’interno del portale www.acquistinretepa.it), una nuova piattaforma MePa. Le modifiche sugli aspetti tecnici ed organizzativi del portale sono stati così impattanti da richiedere l’abilitazione ex novo di tutti gli oltre 146.000 operatori economici già abilitati al MePA, rendendo al contempo necessario anche il reinserimento di tutte le offerte già pubblicate all’interno dei rispettivi Cataloghi.

 

È presto per fare bilanci, ma, ad una prima analisi, le categorie merceologiche alle quali potersi abilitare risultano oggi sicuramente organizzate in maniera più efficiente ed efficace a differenza del passato, ciascun operatore economico interessato ora può infatti scegliere con maggiore selettività le categorie alle quali abilitarsi, ciò con indubbi vantaggi sia per la PA, che può restringere l’indagine di mercato cucendola su misura per le proprie esigenze, che, ovviamente, per i fornitori, che avranno effettiva visibilità nel proprio settore di interesse. In particolare, per gli operatori economici abilitati, la procedura di partecipazione è stata resa più snella grazie alle seguenti modifiche: rimozione di diversi vincoli che condizionavano l’operatività degli utenti soprattutto in caso di partecipazione in forma aggregata; implementazione dell’indicazione dell’avvalimento di altra impresa; possibilità di accesso contemporaneo di più utenti sulla medesima procedura di partecipazione; in seduta pubblica, i concorrenti visualizzeranno solo i lotti di pertinenza a cui partecipano e saranno liberi di gestire autonomamente gli accessi alla funzione.

 

Di contro, CONSIP ha eliminato ogni possibilità di contatto con i fornitori, alternativa al Call Center a pagamento (attualmente al costo di circa euro 1/minuto, per max 15 euro a chiamata), rinunciando ad utilizzare tutte le ulteriori forme di contatto, ad esempio tramite moduli web, chat, etc., che, soprattutto, in una delicata fase di transizione, avrebbero potuto consentire una più agevole gestione delle nuove abilitazioni e quindi un’ulteriore apertura al mercato.

 

In tal senso, nell’ottica di una maggiore concorrenza tra le imprese abilitate, CONSIP, in sede di revisione del portale, avrebbe potuto rendere più agevole e fluido il confronto tra offerte a Catalogo, migliorando ed implementando i filtri di ricerca, mettendo così la PA nell’effettiva possibilità di confrontare tra loro milioni di voci presenti a Catalogo, anche in sede di trattativa diretta con l’unico operatore economico e di ordine di acquisto. Non sempre utilizzare strumenti innovativi significa necessariamente innovare ma, nel complesso, la valutazione del nuovo portale può dirsi positiva. In ogni caso, oggi, più di ieri, risulta fondamentale ed imprescindibile, per qualsiasi operatore economico interessato a lavorare nell’immenso mercato offerto dalle commesse pubbliche, non solo essere presente e ben visibile all’interno del MePA, ma anche saper gestire con agilità e consapevolezza tutte le fasi prodromiche all’affidamento della commessa, sino alla sua effettiva esecuzione.

 

di Alessandro Sirleo Avvocato – consulente e docente in materia di contrattualistica pubblica e responsabile Legale Appalti Kuhn Srl

 

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